Eccoci, dunque: esce il mio nuovo romanzo!
Clicca qui o sulla copertina per cominciare a leggerlo!
Si intitola ??????? ?????.
Verrà pubblicato in sei puntate (a cadenza settimanale) su questo sito a partire dal 26 settembre, ogni sabato, fino al 31 ottobre. Sarà libero, leggibile quindi da chiunque, senza vincoli, password, iscrizione al sito o alla newsletter, protetto da licenza Creative Commons, (la stessa usata da Wu Ming e da Wikipedia, per intenderci con due esempi troppo più grandi di me?).
Tutto questo significa che, oltre che gratuito, sarà semplice da leggere e da condividere (e anzi vi esorto già ad aiutarmi a farlo?), ma sarà necessario attenersi a due-regole-due (di una semplicità imbarazzante), più che altro relative a quello che NON si potrà fare, e che vi comunicherò prestissimo (le troverete anche a ogni singola uscita).
TRANQUILLI: per chi non voglia o non riesca a leggere a schermo (comprensibilissimo), al fondo di ogni capitolo/puntata ci saranno i pulsanti per scaricarlo (gratuitamente) in PDF (e stamparlo, ad esempio), e nei formati e-book EPUB e MOBI. Al termine della pubblicazione delle sei parti, ci sarà la possibilità di scaricare, in PDF, EPUB e MOBI il romanzo in versione integrale (sempre gratis, ovviamente).
La natura del sistema adottato per questa pubblicazione, inoltre, sta a significare che attorno al romanzo, durante il periodo di “divulgazione” o in seguito , potrebbero inserirsi illustrazioni, musiche, eventualmente un audiolibro, ecc… La tecnologia esiste, e in linea di massima mette a disposizione a poco prezzo molte possibilità: se prenderanno piede alcune idee che sto valutando, la userò, insomma!
Lo so, lo so… va bene: ci sono molte altre cose da chiarire, rispetto a questa “apertura”, se vogliamo definirla tale, e lo farò con un post dedicato che pubblicherò a breve. Ma una la affronto subito, ché è molto importante: al di là del valore di questo romanzo, e del (insindacabile) gusto di ogni lettore, esso non è un’opera concepita “minore” per il fatto di pubblicarla gratuitamente. Affatto. Vorrei che fosse chiaro. Del resto, per quasi tutta la durata del lavoro di stesura, e successive revisioni, non avevo in mente ancora di utilizzare questa modalità. E’ una scelta maturata col tempo, ma giunta in ogni caso a posteriori della scrittura (il romanzo l’ho terminato un anno fa). Tale scelta è il punto di partenza di un progetto più ampio, che, anche questo, verrà esplicato a breve.
Due note che mi premono (e che contengono un ringraziamento):
1-Il ringraziamento va a Giampietro Capancioni, per la realizzazione grafica della copertina, che vedete sopra, e per la grande disponibilità concessami (in tempi record!);
2-La fotografia che compare in copertina la scattai a Santiago del Cile, all’interno del “Cafè de la Barra & Le Petit Bistrot”, luogo nel quale è cominciata la prima stesura del romanzo e dove è ambientato l’intero dialogo che sta al centro delle vicende narrate nell’opera;
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E ora ecco ?? ??????? dell’opera (se fosse un libro di carta vi parlerei dei risvolti di copertina, ma non si può aver tutto…?):
Perché si sceglie, un testimone?
Santiago del Cile. Luz Inocencia Santana Carrasco è una donna attorno ai quarantacinque anni, ironica, tormentata ma esteriormente “placida come acqua di lago visitato al tramonto”. E’ cilena ma la vita l’ha portata sovente lontano dal suo paese. Antares invece è spagnolo, di Madrid, si trova in città di passaggio, arriva dalla Terra del Fuoco e rientrerà in Italia, dove vive ormai da anni, il giorno seguente. Ma quella notte Santiago è scossa da un violento terremoto e i due si incontrano per la prima volta, che sarà anche l’ultima, in una caffetteria del centro, entrambi fuggiti dalle rispettive abitazioni. Dopo qualche minuto di silenzio, Luz e Antares cominciano a parlarsi, e Antares scopre così pagine della vita di questa donna indubbiamente affascinante che lo spiazzano, lo incuriosiscono, lo inquietano, come la strana scelta di Luz di cambiare vita a ogni sisma violento che la sorprende.
Una sola notte, attorno al tavolino di una caffetteria, nella quale Luz dipanerà la propria vita attraverso il racconto di episodi propri ma agganciati a storie di incontri con altre persone, avvenuti chissà dove nel mondo, persone all’apparenza lontane ma che disvelano, volta per volta, ora dopo ora ed in modo sempre più marcato, la sua, di vicenda, e viceversa. Perché a volte scopriamo di “essere la fine di un viaggio” che non abbiamo compiuto noi ma che ci riguarda interamente. Perché il filo della memoria personale è legato a quello degli altri, a sua volta legato alla memoria collettiva, del Cile, del Golpe, di padri “scomparsi” e di figli perduti.
Si può rimettere al mondo ciò che ci è appartenuto ma abbiamo perso? Oppure si deve? Qual è il momento nel quale l’ombra di nostro padre, da innanzi, come il segno lungo d’una meridiana, volgerà alle nostre spalle?Un dialogo che prende il via incuriosito e ironico, a tratti scoppiettante, ma che diviene via via più serrato, gravido, malinconico e drammatico. Forse addirittura necessario.
Fino a mattino, quando Luz ricomincerà una ennesima vita, e Antares tornerà in Italia con un carico di episodi che non gli appartengono ma di cui, da quella notte, sarà depositario.
Perché ci sceglie, un testimone?