Molto spesso, quando mi viene richiesto un servizio fotografico professionale, che sia un ritratto, un nudo artistico o un book fotografico di base o il più completo possibile, a meno che non si abbiano già le idee precise, io domando al cliente se preferisce un lavoro in studio, in esterno (ovvero all’aperto, quando le condizioni meteo e il tipo di servizio lo consentono) oppure ambientato in casa.
Al di là delle differenze evidenti, date dal contesto e quindi dalla scenografia, capita che mi si controbatta domandando cosa sia “meglio”. Naturalmente, in linea di massima, non esiste un meglio in assoluto, ma, come accade in molti altri ambiti, vi sono condizioni migliori relativamente ad alcune variabili.
Vediamo di fare un minimo di chiarezza.
Un servizio fotografico professionale può essere ambientato ovunque.
Può sembrare un’affermazione perentoria, ma è semplicemente una constatazione di come stanno le cose. Proprio perché, come si diceva, non esiste l’ambientazione perfetta, ma solamente quella ideale in relazione a cosa si cerca, a cosa si preferisce, e/o a quali finalità ha, o si pensa che possa avere, il proprio servizio fotografico.
Un esempio abbastanza tipico di finalità specifica può essere quella di chi abbia l’esigenza di proporre una selezione dei propri scatti a un’agenzia, che sia di moda, cinematografica, di organizzazione eventi, oppure per dei casting, ecc…
In questi casi è quasi sempre meglio presentare fotografie realizzate in studio, in modo che la “scenografia” sia la più asciutta possibile, senza fronzoli o distrazioni, e in modo che l’utilizzo di un fondale bianco oppure nero possa fare risaltare al meglio le caratteristiche della modella o del modello.
Quali sono, dunque, i vantaggi e gli svantaggi di uno shooting fotografico in studio?
Prima di rispondere, è bene mettere in chiaro che quelli che possono essere vantaggi in determinati tipi di servizi, possono rivelarsi come degli svantaggi in altri. Faccio un breve elenco e poi mi spiego meglio:
- maggiore controllo sulla gestione degli sfondi, delle luci (flash o luci continue) e degli spazi a disposizione
- maggiore “asciuttezza” scenografica
- controllo totale della strumentazione, degli spazi, dei dettagli luminosi
Ora, si può intuire bene che tutti questi “vantaggi”, utili se non addirittura necessari quando si lavora con certi scopi o intenzioni (professionali o meno), possono risultare il loro opposto, se quello che si cerca è un’immagine di sé più possibile naturale, calda, meno impostata, ecc…
Per questo, più spesso di quel che si pensa, si risolve a realizzare parte degli scatti di uno shooting, o addirittura un intero book fotografico, al di fuori dello studio, che sia all’aperto, oppure in casa, oppure, soluzione che apprezzo in modo particolare, in ambientazioni “ibride”, come possono essere ad esempio dei locali, caffetterie, atrii o sale di palazzi antichi, scalinate (interne o esterne), ecc…
A questo punto, anche se in buona parte lo abbiamo già detto, stiliamo ugualmente un breve elenco dei vantaggi di un servizio fotografico ambientato in casa, o in un locale, oppure direttamente in esterno (parco, strada, panchina, ecc.):
- naturalezza dell’ambiente circostante il soggetto ritratto, che si riverbera su di una predisposizione migliore del modello o della modella
- maggiore ricchezza (varietà) scenografica
- possibilità migliore di trasmettere o di raccontare una storia che ci riguarda, della quale magari fa parte l’ambientazione stessa (una stanza particolare della casa, un locale che significa un evento personale, un ricordo, ecc.)
Insomma, lo abbiamo capito, non possiamo stabilire a priori quale sia l’ambientazione ideale per il prossimo servizio fotografico. In studio avremo vantaggi in maggior misura tecnici che altrove faticheremo a trovare. Al tempo stesso non potremo godere di quella naturalezza, eventualmente anche di una certa spontaneità che un ambiente familiare al soggetto ritratto possono fornire. Come non potremo controllare totalmente il flusso tecnico dello shooting scattando foto in un appartamento o in un locale pubblico, allo stesso modo potremo però beneficiare di una serie e di una molteplicità di ambientazioni, vere e proprie scenografie che in studio non si possono ricreare, se non lavorando ore in fase di pre-produzione.
Per concludere: quali sono i tipi di shooting adatti alle diverse ambientazioni?
In studio come in esterno, come in casa, in un locale o in strada, si possono realizzare tutti i tipi di servizi fotografici, con alcune eccezioni, vediamo:
- ritrattistica (studio, esterno, casa, locali)
- book fotografici completi, con cambi d’abito, trucco, ecc… (studio, esterno, casa, locali)
- servizi fotografici di nudo artistico (studio, casa)
- servizi fotografici a bambini (studio, esterno, casa, locali)
- reportage particolari (studio, esterno, casa, locali, a seconda del contenuto del servizio richiesto)
Tutti i lavori, naturalmente, possono essere realizzati a colori e/o in bianco e nero.
Un’ultima nota è però bene specificarla: per motivi gestionali, a parità di tipo e di “complessità” di lavoro fotografico realizzato, uno shooting in studio ha sempre un costo lievemente maggiore di una qualsiasi altra ambientazione.
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