Due giorni che per le previsioni meteo dovevano essere impraticabili per la pioggia, e che invece sono state giornate magnifiche. Erano i primi di gennaio 2020, in quella zona è estate.
Le Cascate di Iguazù si trovano su di un triplo confine, quello fra Argentina, Brasile e Paraguay.
Paesaggisticamente parlando, è uno dei luoghi più sconvolgenti del mio amato Sud America, nonostante siano decine le perle sparse per l’America Latina.
Il primo giorno abbiamo camminato (non poco) lungo i sentieri della parte argentina delle Cataratas, ovvero all’interno del Parque Nacional de Iguazù, mentre il secondo giorno ci siamo spostati da Puerto Iguazù (Argentina) a Foz de Iguazù (Brasile) in auto (una mezz’ora circa, più il tempo d’attesa -molto variabile- per il controllo passaporti), e, dopo un brevissimo ma emozionante sorvolo in elicottero della zona delle cascate, abbiamo percorso i sentieri dell’altro parco nazionale, quello brasiliano, appunto.
Spiegare a parole cosa sia questo gioiello naturalistico dell’America Latina è inutile. L’unico tentativo fattibile è quello di dare voce alle fotografie e ai video, che comunque sia non saranno in grado, neppure essi, di restituire la potenza, la poesia e il sentimento di bellezza travolgente del luogo!
Le cascate sono oggi ridotte allo stremo della loro portata, sia a causa di un periodo di siccità, che per la chiusura delle dighe a monte del lato brasiliano, visto il temporaneo blocco del parco nazionale per i motivi che tutti sappiamo, legati alle misure di contenimento del coronavirus.
Ma anche Iguazú, come noi, tornerà a splendere!
E’ proprio in queste settimane che dobbiamo parlare di viaggi, e sognarli, come di tutto ciò che desideriamo, perché come disse Derek Walcott, sono gli schiavi che sognano la libertà.
Ecco, dunque, la galleria fotografica di questi due giorni di struggente corpo a corpo con la natura!
Ed ecco il video, di circa 7 minuti (in 4K). Buona visione e… buona immersione!
- Tags:
- Iguazù
- Sud Ameerica